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I Pediatri italiani: «crescita armoniosa solo con mamma e papà»
Autore: Società Italiana Pediatria Preventiva e Sociale
Nazione: Italia
Ambito: Medicina
Data: 2014
Fonte: http://www.sipps.it/pdf/rivista/anno9/4_2014.pdf

Contenuto:

La Società Italiana Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS), intervenendo nell'ultimo numero della sua rivista (Pediatria preventiva & sociale, anno IX - Numero 4 - 2014 - ISSN 1970-8165) nell'articolo intitolato "Minori affidati ad omosessuali: il punto della ricerca" è presente un approfondimento molto utile, da parte di una autorevole fonte, esperta di salute dei bambini. La sintesi scandisce ottimi argomenti contro l'affidamento dei bambini a coppie prive di complementarietà sessuale, giustificati dai risultati scientifici e sociologici. Risultati spesso osteggiati e, in diversi casi, anche censurati dai media e dall'associazionismo omosessuale.
Gli autori citano la corrente delle associazioni scientifiche "favorevoli" alle adozioni gay, influenzate dalla posizione dell'American Psychological Association (APA). Si ricorda, tuttavia, la scarsa obiettività dell'APA su tale questione e le molte critiche ricevute dai precedenti presidenti per "correttezza politica" e scarsità di risultati nella letteratura scientifica su cui basare questo favorevole giudizio. Senza contare che i pochi studi che parlano di "nessuna differenza" tra i bambini cresciuti con coppie aperte alla differenza sessuale e coppie prive di tale apertura, sono stati confutati dalla ricerca di Loren Marks della Louisiana State University, la quale ha rilevato in essi mancanza di campionamento omogeneo, di gruppi di confronto, di inadeguatezza del gruppo di confronto, di presenza di dati contraddittori, mostrano portata limitata degli esiti dei bambini studiati, scarsità di dati sul lungo termine e mancanza di potenza statistica. La conclusione del prof. Loren Marks è che «le forti affermazioni dell'APA non sono empiricamente giustificate».

Nell'articolo della SIPPS vengono citati gli studi più recenti, compreso quello di Mark Regnerus che per settimane ha scatenato le ire degli attivisti Lgbt. La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale ha concluso così: «Se la ricerca è solo all'inizio e deve, pertanto, continuare ad analizzare la realtà dei minori cresciuti con genitori omosessuali la storia umana è plurimillenaria e vede il minore crescere armoniosamente con la figura materna e paterna che lo generano o, in loro assenza, con due figure genitoriali (maschile e femminile) complementari. Pertanto, la comunità professionale e scientifica, nonché la stessa società, hanno il dovere di rimanere saldamente ancorate alla verità antropologica sull'uomo, alla sua storia, alle risultanze delle ricerche scientifiche non svincolate da un paradigma etico che dà senso all'agire umano».
Se pensiamo che per qualcuno affermare che «i bambini devono avere come riferimento una mamma e un papà» sono «idee bigotte» e «nessuno studio serio ha mai dimostrato che i bambini necessitino di questo requisito per crescere sani e felici», e che tali amenità sono piuttosto diffuse, ecco che risultano ancora più importanti le prese di posizione della SIPPS, così come quelle di tanti altri ricercatori. Come ha spiegato Papa Francesco, «occorre ribadire il diritto dei bambini a crescere in una famiglia, con un papà e una mamma capaci di creare un ambiente idoneo al suo sviluppo e alla sua maturazione affettiva. Continuando a maturare nella relazione, nel confronto con ciò che è la mascolinità e la femminilità di un padre e di una madre, e così preparando la maturità affettiva».

Fonte: sito UCCR

 

Data di pubblicazione: mercoledì 11 febbraio 2015
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