"Chi trova un tesoro trova un pirata" è un libro illustrato per bambini. Protagonista è la piratessa Lilla che pulisce mari e spiagge e combatte per il gender. L'autrice, Francesca Bossini, così spiega il senso di questo racconto: "Questa storia nasce dall'osservazione di mio figlio, a tre anni, quando ha iniziato a frequentare la materna e tornava a casa con stereotipi sui presunti giochi da maschi e da femmine. Lilla, la mia piratessa, più agguerrita di un corsaro, ha preso vita così. Per spiegargli che ognuno, maschio o femmina, può sognare di diventare quello che più gli piace". Il libro ha anche vinto il premio Narrare la parità 2015. In merito a questo la Bossini dichiara: "Sono molto felice di questo premio soprattutto in questo momento, in cui siamo di fronte a un'enorme operazione di ‘taglia e incolla' che è riuscita a banalizzare, strumentalizzare e svilire temi complessi e molto importanti. Mi riferisco alle polemiche contro la fantomatica ‘ideologia gender' che ormai tra censure di titoli non graditi e mozioni per il ritiro di libri dalle scuole sono diventata una crociata che ha dell'inquietante. Sono profondamente convinta che i nostri figli non siano sacchi vuoti che si lasciano riempire con una o l'altra teoria ma teste pensanti, che si costruiscono la loro opinione osservando il mondo: attraverso la scuola, gli amici, il dialogo con i genitori e le esperienze di tutti i giorni. Si crede veramente che bambini che vivono nella società contemporanea non siano abituati a padri che amano cucinare, mamme che lavorano mentre i papà stanno a casa, oppure che possano essere turbati dai tanto temuti ‘modelli alternativi di identità di genere', ossia da nonne che guidano i trattori, da bambini che vorrebbero giocare - anche - con una bambola o da principesse che combattono contro i draghi?". E meno male che la Bossini parlava di "fantomatica ideologia di gender". Infatti le stesse parole dell'autrice possono essere inscritte a pieno diritto nell'ideologia gender la quale tra le altre cose predica che i ruoli maschili e femminili sono solo stereotipi da superare.